Operaio in sciopero (io)

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Bologna 27/01/2011

Gli articoli scritti su l'Unità, e sul Mercurio!

sabato 28 novembre 2009

Diario di un ragazzo cresciuto in un paese privo di libertà!Parte prima.

Non è ricco chi ha una montagna di soldi,bensì chi ha il neccessario per vivere!



Lo so ,è facile dire le cose a ragion veduta, ma non è facile quando uno vive sulla propria pelle, una situazione di oscuramento del pensiero, della libertà di parola, di stampa, di riunione,libertà di movimento(anche all'interno del proprio Stato).
I miei riccordi d'infanzia tornano indietro di 35 anni pressapoco(considerato che ne ho quasi 40)e mi portano in un paesino piccolino di una provincia sperduta della Romania,prettamente agricolo, in un sistema statale, dove tutto appartiene allo Stato, dove non si posiede nulla(tranne i quattro muri della casa)e dove ricordo che i miei genitori erano dei contadini, che lavoravano nelle CAP(cooperative agricole di produzione) per due soldi, e per una parte del raccolto che in autunno veniva divisa tra lo Stato e gli stessi agricoltori, ma in maniera che uno avesse solo il necessario per vivere, e nulla di più.
Riccordo che ogni anno veniva fatto persino il censimento delle bestie che uno aveva nel proprio cortile, e tutto ciò che non serviva alla propria famiglia doveva essere venduto allo Stato, per un prezzo già prestabilito dallo stesso(persino le galline venivano contate)quindi nulla sfugiva al controllo del regime!
Un paese (Romania)dove fin dalla più piccola età , eri considerato un comunista, ai miei tempi(erò all'asilo)erò già un piccolo comunista, con tanto di fazoletto rosso tricolore, che veniva portato sempre sulle spalle quando si andava all'asilo, con l'inno di Stato cantato ogni santa mattina all'inizio delle lezioni, e al pomeriggio alla fine delle lezioni, tanto che a sette anni l'Inno Rumeno si conosceva già alla perfezione, tutti lo sapevano a memoria.
Tra le prime cose che venivano inculcate ai bambini fin dalla tenera età,c'erano l'amore per la patria, per il suo illustre Conducator(si chiamava cosi il Presidente).
Tutte le canzoni che venivano insegnate all'asilo erano a sfondo patriotico, cosi come tutte le poesie, tutte le letture, e qualssiasi cosa veniva fatta all'asilo.
Dunque come potrete facilmente immaginare, anche non volendo non si poteva non apprendere tutto quell'ben di Dio, che faceva da traino per il regime,e si finiva in un cerchio chiuso, da dove uscivi solo con idee comuniste, senza pericolo che qualcuno potesse prendere una piega diversa!
Tutto ciò che veniva insegnato a scuola, nel mio caso per ora, all'asilo era vagliato dal regime, quindi non c'era pericolo che ai ragazzini venisse insegnato qualcosa di non comunista, qualcosa che potesse assomigliare anche lontanamente al modello occidentale insomma.
E' facilmente immaginabile che si creavano dei circoli chiusi, degli appartenenti al regime, che avevano il controllo di tutto e tutti al livello locale, cosicchè anche il più piccolo disappunto, la più picola lammentela veniva captata, e riferita al livello superiore,senza che nessuno magari sapesse da dove provveniva la spia!
Poteva essere tranquillamente il tuo vicino di casa, un tuo parente, una persona solo invidiosa, ed era la fine del malcapitato, che passava le pene dell'inferno solo per aver detto magari una parola fuori posto, oppure aveva fatto una piccola obbiezione a qualcosa che secondo lui non andava bene!
IL partito era strutturato(lo descrivo con dettagli che ho capito da adolescente) in maniera che nessuno sfugiva al controllo,per esempio ogni piccolo paese aveva un segretario del partito, il quale riferiva al segretario del comune, il quale riferiva al segretario della provincia, il quale rapportava al segretario regionale, ed in fine si arrivava al Comitato Centrale del PCR!
Dunque si può intuire che nulla era lasciato a caso!
Oltre al fatto che alla Milizia(Polizia Rumena del tempo), non sfugiva nulla, perchè avevano dei riccettori dapertutto,tant'è che è stato detto dopo la Rivoluzione che in Romania esisteva una rete di informatori di circa 900.000 persone, i quali erano tutti normali cittadini!
A fronte di una popolazione di 21 milioni di abbitanti circa, capite che non era uno scherzo!
Dal asilo sono passato alle scuole elementari, nella stessa struttura (la scuola in un paesino di circa 300 anime, era tutta accorpata dalla 1 elementare alla terza media, con 5,6 insegnanti che insegnavano a tutti)dunque ci si conosceva tutti, sia tra gli alluni che tra i professori.
La cosa antipatica , era il fatto che qualcunque cosa uno combinava a scuola, quando si tornava a casa, i genitori già lo sapevano, e l'educazione era tale, che non si sccapava da una sculacciata, sia a scuola da parte degli insegnanti, che a casa da parte dei genitori, giacchè nessuno dei genitori ci teneva a fare brutta figura nel paese.
Tutta colpa di un sistema sbagliato per il quale tutti dovevano essere allo stesso livello, tutti dovevano essere bravi a scuola, nesssuno poteva permettersi il lusso di figurare male!!!
IL sistema del insegnamento prevvedeva le punizioni corporali, con tanto di frusta, che veniva usata molto più spesso di quanto si possa immaginare!
Per rendere l'idea di cosa erano queste punizioni , posso dire che se ti beccavi uno schiaffo dal Prof, potevi considerarlo una carrezza, e nulla più.
Ma la cosa più odiosa che io riccordo, era il fatto di essere messo dietro la lavagna, nel angolo, girato verso il muro, con i pantaloni alzati fino alle ginocchia, e con le ginocchia appogiate sui chicchi di grano, mais, per un tempo talmente lungo, che le impronte dei semi ti restavano per tutta la giornata, appiccicate alle ginocchia.
Con il seno di poi, posso dire tranquillamente, che erano delle vere e proprie torture, contre bambini indifesi!
MA tant'è , era cosi e non si poteva di certo controbattere!
Avevamo tutti la stessa uniforme, riccordo che era blu scura, completto giacca e pantaloni, con la camicia bianca o blu, e l'immancabile fazzoletto tricolore.
Alla scuole elementari eravamo già diventati "Pionieri Comunisti", e all'interno della classe c'era il capo classe(Comandante di classe il quale aveva apeso al petto una specie di laccio intrecciato giallo)e tre vice capo classe(Comandante di gruppo, i quali avevano sempre il laccio intrecciato, ma di colore rosso)
Segue .

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Nicola ho pubblicato questo post sul mio blog, credo ti faccia piacere. Cia linda

Nicola l'Operaio ha detto...

Certo che mi fa piacere LInda!
E' una serie di racconti che scriverò e metterò nel mio blog, per raccontare un pò la vita che si faceva sotto la dittatura !
Spero che qualcuno capisca qualcosa, e rifletta !
UN saluto.

Unknown ha detto...

Caro Nicola, leggo con grande interesse il tuo racconto, la situazione che descrivi è terribile. Questo sono le dittature, si costruisce un sistema dal quale è molto difficile affrancarsi, l'uso della propaganda, la delazione, la censura, il lavaggio del cervello, l'illusione di vivere in un sistema ideale e funzionante, il terrore, alla fine sempra quasi impossibile riuscire ad avere un pensiero proprio, diverso ed è così facile che sistemi del genere, in altri modi e con altre forme possano riproporsi. L'unica fortuna è che gli esseri umani hanno in sè la capacità di reagire e liberarsi, ma non è mai facile e privo di dolori, bisogna sempre mantenere alta l'attenzione.
Grazie
Evelin

Nicola l'Operaio ha detto...

Ciao Evelin, io cerco con parole semplici,di far capire a qualcuno più giovane di me(e non solo)che queste cose sono state reali, com'è vero che io sono reale ora!
Credimi che le cose andavano proprio cosi, e non c'era pericolo che si potesse fare diversamente.
E' per questo che come dici anche tu, bisogna tenere alta l'attenzione, perchè ci vuole davvero poco , a cadere in una situazione simile, e non sapere come uscirne!
Un abbraccio afettuoso a voi amici!

Unknown ha detto...

Ciao Nicola e grazie per questa ennesima testimonianza che si commenta da sola. Un abbraccio da REMO!!!

Nicola l'Operaio ha detto...

Ciao Remo, un salutone anche da parte mia amico!

Anonimo ha detto...

Nicola, ho letto il tuo racconto. Ma lasciatelo dire: dopo simili esperienze da bambino e ricordi che conservi così nitidi, non ne hai avuto abbastanza? Persisti ancora in Italia ed in età adulta?

Nicola l'Operaio ha detto...

Caro Anonimo, non è la stessa cosa, e tu non puoi dire che le cose vanno allo stesso modo, di come andavano tanti anni fa, in quella parte del mondo!
Se poi mi vieni a dire che sarebbe meglio cambiare sponda(almeno questo capisco dal tuo post)allora sono io che faccio una domanda a te:
Cosa c'è nella destra di cosi interessante, oltre al fatto di un uomo solo, che comanda tutti a bachetta????

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