Operaio in sciopero (io)

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Bologna 27/01/2011

Gli articoli scritti su l'Unità, e sul Mercurio!

lunedì 12 ottobre 2009

Andiamo pure avanti........siamo il paese più civile e tra i più sviluppati del mondo!!!

Due giovani operai morti folgorati a Latina, un uomo di 63 anni morto dopo essere caduto da un ponteggio a Messina, un operaio di 44 anni ustionato grave a Chieti. Si continua a morire per incidenti sul lavoro in Italia.

Tre morti solo in un giorno, all'indomani della Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro e delle parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che aveva parlato della necessità di "riflettere su quante vittime e quanti infortuni sul lavoro potrebbero essere evitati con una sempre più efficace azione di prevenzione e con la rigorosa e puntuale applicazione delle norme e delle misure tecniche ed organizzative già ora disponibili".

Stavano lavorando per la ristrutturazione di una villetta ad Aprilia in provincia di Latina, e stavano tinteggiando la facciata esterna i due operai, un italiano e un albanese, che sono rimasti folgorati dopo che il ponteggio mobile sul quale lavoravano ha urtato un cavo dell'alta tensione. Su di loro si sono scaricati oltre 70mila watt. Uno dei due era il figlio del titolare della ditta di ristrutturazioni. Ad indagare sulla loro morte e sul perché il ponteggio abbia urtato i cavi, i carabinieri. A Messina Giuseppe Vaccarino è morto cadendo mentre stava ristrutturando l'appartamento del genero.

L'uomo era sposato e aveva due figli. Ed è ricoverato con ustioni sull'85% del corpo a Pisa un operaio di Vasto (Chieti). L'uomo, secondo i primi accertamenti, stava rendendo inerte un razzo luminoso insieme ad un altro operaio alla 'Sabina Esplodenti', quando è stato investito dallo scoppio del materiale sul quale stava lavorando. Ieri a Verona era stato presentato il rapporto Inail 2008 sugli infortuni sul lavoro: sono stati 1.120 queli mortali su un totale di 874.940 denunciati in Italia nel 2008. Gli ultimi dati aggiornati presentati dall'Inail indicano in 29.700 le malattie professionali denunciate, 9.300 quelle riconosciute, 5.400 le malattie professionali con esiti di inabilità permanente, 280 quelle con esiti mortali. Morti allarmanti, "inquietanti ed inaccettabili per una società che voglia dirsi civile", come le ha definite il presidente Napolitano.
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SACCONI(sacconi chi??????????), DIMINUITI MA NON CI ACCONTENTIAMO
Di incidenti sul lavoro ha parlato oggi il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Dal 1963, anno in cui in Italia si e' verificato ''il picco'' degli incidenti sul lavoro, il fenomeno delle cosiddette morti bianche e' andato ''in discesa''. E dal 2001 al 2008 questi incidenti ''si sono ridotti del 15%, a fronte di un incremento dell'occupazione del 9%'', ha detto il ministro parlando ad un convegno a Milano, organizzato dalla Regione Lombardia per fare il punto a un anno dall'approvazione del piano 2008/2010 per la promozione della sicurezza e salute negli ambienti di lavoro, sottoscritto con le parti sociali.

''Registriamo - ha detto Sacconi - nell'ambito della salute e della sicurezza, un trend positivo. Dal 1963, anno del picco straordinario di incidenti mortali sul lavoro, la discesa e' stata costante. Negli ultimi anni, dal 2001 al 2008, abbiamo avuto una caduta di infortuni del 15%''. Secondo il ministro del Welfare, pero', ''non possiamo accontentarci di cio', come non possiamo accontentarci del confronto europeo e del fatto che siamo in una condizione leggermente migliore rispetto all'Unione Europea''. Di qui la necessita' di ''affiancare a un approccio formalistico degli adempimenti di legge - ha precisato - uno molto piu' sostanziale'' basato su tre pilastri: ''formazione, informazione ed educazione''. E anche sulla ''sinergia tra istituzioni e parti sociali'' di cui ''il programma pluriennale della Regione Lombardia - ha concluso - e' fortemente intriso''.

IO mi chiedo,quando è che diventeremmo un paese davvero civile????? ·

2 commenti:

"Arturo" ha detto...

sai qual'è lo schifo, quando i morti diventano percentuali.
Non siamo un paese normale. Vergogna.

Nicola l'Operaio ha detto...

D'accordissimo con te Augusto!
MAcchè paese normale!!
Siamo indietro come le palle dei ciucci, direbbe un mio amico, e colega di lavoro!

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