Operaio in sciopero (io)

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Bologna 27/01/2011

Gli articoli scritti su l'Unità, e sul Mercurio!

mercoledì 28 aprile 2010

Lavoro Nero come la Morte!!!!!

Non è ricco chi ha una montagna di soldi,bensì chi ha il neccessario per vivere!

Nicola Gadaleta, l'operaio morto oggi a Cerignola dopo essere caduto all'interno di un silos di grano, lavorava in nero ed era un invalido civile. Lo rende noto la Flai-Cgil. Secondo le informazioni a disposizione del sindacato Nicola aveva bisogno di lavorare e per questo aveva accettato di essere occupato in nero nel piccolo sementificio in provincia di Foggia. «Nella giornata mondiale contro gli infortuni sul lavoro - ha dichiarato il Segretario generale della Flai-Cgil Stefania Crogi - anziché‚ registrare dei passi in avanti sulla sicurezza e sulla lotta al lavoro nero ci ritroviamo con un morto in più». «La tragica morte di Nicola - ha continuato Crogi - testimonia infatti che gli incidenti sul lavoro vanno a braccetto con il lavoro nero e con il non rispetto delle più elementari norme contrattuali e sulla sicurezza ma anche che la necessità di lavorare a tutti i costi spinge le persone a mettere a repentaglio la propria incolumità fisica e ad accettare qualsiasi forma di occupazione». «Purtroppo - ha concluso il Segretario generale della Flai - Nicola non è che uno dei tanti ad aver subito queste dinamiche e per questo confidiamo che la sua morte serva quantomeno a smuovere il governo centrale, le istituzioni locali e le Organizzazioni imprenditoriali ad attivarsi per mettere fine una volta per tutte alla piaga del lavoro nero in agricoltura».

3 commenti:

Anonimo ha detto...

In Italia, spesso la sicurezza è un optional!!!!!

Matteo ha detto...

Ogni giorno ci ritroviamo a piangere delle morti per nulla accidentali, che non si può definire "bianche" perché il bianco è colore della purezza mentre in queste morti non c'è nulla di puro, solo il marcio di una società ipocrita che dice di difendere la vita e poi permette e istiga tragedie come queste.
Intanto però chi sfruttava continua a sfruttare, chi moriva continua a morire, chi se ne fregava continua a fregarsene. Cosa fanno i sindacati? Possibile che di fronte a tutto questo non siano capaci di fare nient'altro che le condoglianze ai famigliari? Se lo ricordano cosa vuol dire lottare per i diritti? Cosa fa la cosiddetta sinistra? Lasciamo perdere, sono troppo amareggiato da tutto questo andazzo.
I lavoratori possono contare solo sulle loro forze, ormai. Bisogna smetterla di affidarsi a qualcun altro, a sperare nella manna dal cielo, uniti si vince, tutti, italiani, immigrati, cittadini o extracomunitari, basta a scannarsi tra poveri, non è contro chi sta più in basso che bisogna lottare, non è chi sta più in basso che sfrutta il lavoro.

Nicola l'Operaio ha detto...

E già Matteo, lo so che le cose stanno come tu dici!
il fatto però che la gente non è unita nelle lotte derriva (a mio modo di vedere)dal fatto che, hanno sempre fatto di tutto per metterci gli uni contro gli altri, sopratutto ora che abbiamo un governo "amico"!
Da ciò si può dedurre che, siccome il lavoro scarsseggia, è molto più facile dividere gli operai ora che non prima!
Almeno io la vedo cosi, perchè queste cose le vivo quotidianamente sul lavoro!
Sicchè un immigrato che ha in scadenza il suo permesso di soggiorno, è riccatabile da parte dei padroni!
Oppure uno che ha sempre detto in faccia la verità, con la scusa della crisi viene "parceggiato "a casa, più degli altri!
Quindi alla fine l'unità va a farsi benedire!
I Sindacati ahimè, credo che non sono mai stati incisivi per quanto avrebberò dovuto, visto il ruolo che ricoprono!
Saluti Nicola.

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