Operaio in sciopero (io)

Operaio in sciopero (io)
Bologna 27/01/2011

Gli articoli scritti su l'Unità, e sul Mercurio!

domenica 5 febbraio 2012

Quando le proposte migliori, arrivano da chi in fabbrica ci lavora!

Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall'alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi.





E SE I TECNICI ANDASSERO A ZAPPARE NELL'ORTO ?
Si fa presto a fare i conti con la penna, a dare degli aggettivi e ad illustrare degli accademismi.
Mi riferisco, e lo dico con chiarezza perche' si evitino errate interpretazioni, al Prof Monti ed
ai Ministri del suo governo di Bocconiani, prima fra tutti la Elsa Fornero che pensano di dare
continuita', scudati dalla loro tecnicita', allo scempio sociale iniziato dal governo precedente.
Per cambiare le cose non servono chiacchiere ma decisione e concretezza e gli spunti, mi
dispiace per loro, non possono arrivare ne' da politici bocconiani ne' tantomeno da
imprenditori trafficoni o mezze cartucce (questo e' il materiale umano che la storia ahime' ci
ha regalato negli ultimi decenni).
Incominciamo con il cambiare modo di lavorare ed in questo il Telelavoro ci aiuta a ridurre i
costi, tagliare gli sprechi e di conseguenza ci riporta in competizione. L'obiettivo del
risanamento passa necessariamente per un AUMENTO del prodotto.
Sembra un futurismo, invece io la considero una grande occasione.
La situazione economica mondiale, il mercato del lavoro richiedono cambiamenti che gli
Imprenditori chiedono a gran voce ai Politici ed alle proprie Organizzazioni di Categoria …..
in realta' quello che l'Imprenditore vuole e' che sia solo preservato il suo guadagno e per farlo
sposta il problema sugli altri attori della scena.
Se il Mercato vuole che i prezzi si abbassino, l'Imprenditore trova nel taglio del costo del
lavoro operato tramite la riduzione dei salari la via piu' breve ed anche la piu' semplice, la via
piu' giusta invece e' quella di cambiare modo di lavorare non necessariamente facendo
soffrire qualcuno degli attori. … Il Telelavoro ??? Perche' no !!!
Il Telelavoro e' quello che si direbbe semplicemente il lavoro fatta da casa e coniuga alcuni
aspetti assolutamente positivi e rilevanti che per il Lavoratore sono rappresentati da una
migliore qualita' della vita potendo articolare necessita' proprie determinate dalla logistica
familiare ( bambini, anziani, lavoro del partner ), potendo dimostrare maturita' circa
l'autogestione del tempo di produttivita' e anche gestendo fenomeni di stress da controllo oltre
naturalmente a mettere a segno un punto importante in senso ecologico e di risparmio
personale vale a dire il Lavoro a chilometri zero.
Benessere psico-fisico, ecologia e risparmio economico sono per il Lavoratore una terna
fenomenale in questo momento delicatissimo per l'economia mondiale e la ricaduta
sull'Imprenditore non puo' che essere anch'essa positiva, infatti al benessere si lega un
aumento della produttivita' a parita' di tempo, alla risoluzione di problemi logistici familiari
e' collegata una maggiore concentrazione sul lavoro e quindi una conseguente riduzione di
errori in campo gestionale e di infortuni in campo produttivo, all'aumento della possibilita' di
spesa derivante dal risparmio di risorse (meno spesa di carburante) si lega una minore
pressione del Lavoratore verso il Datore in senso di richiesta economica e forse tanti altri
aspetti possono evidenziarsi nel corso di una sperimentazione seria da farsi su questa strada
( non bisogna infatti dimenticare che per accogliere ad esempio 100 impiegati e' necessario
impegnare uno spazio di circa 1000 mq che e' anche un considerevole valore immobiliare e che
puo' essere utilizzato in maniera diversa se non addirittura essere risparmiato).
Onestamente (e non per convenienza) non credo che si riescano a trovare degli aspetti negativi
con la stessa facilita' con la quale nascono quelli positivi ed e' per questo che con forza
ripropongo all'attenzione di chi decide di percorrere insieme questa nuova strada che
sfruttando la tecnologia piu' avanzata e dando vita ad un sogno come solo noi lavoratori
siamo in grado di proporre e realizzare essendo che da sempre siamo stati abituati a fare
grandi cose con poche risorse (gli stipendi che ci danno infatti ci servono appena per viveve)
che ci traghetti fuori dal pantano di un panico generale dove nessuno sa quello che c'e' da fare
verso una nuova tranquillita' senza che siano alterati equita' e benessere.
La logica conseguenza di quello che ho appena detto e' quella di far vivere nelle fabbriche a
qualsiasi livello dei progetti pilota per avviare la sperimentazione che ci dovrebbe consentire
di verificare gli aspetti sia positivi che negativi, di porre i dovuti correttivi e di quantificare
effettivamente i risparmi promessi.
Io sono sicuro che la mia Azienda per la sua natura da sempre innovativa legata alla tipologia
di prodotto che realizza, per la sua indole di visione al futuro da sempre nel sangue dei nostri
titolari per la loro capricciosita' nel voler essere sempre controtendenza e con questo
orgogliosi di crearne una propria, per la presenza di una Seconda Generazione che e'
chiaramente intenzionata a raccogliere ed amplificare il lavoro svolto dalla Prima ….. e' il
posto perfetto dove creare elementi di spinta innovativa che siano esempio per il resto del
Gruppo ed anche (con un pizzico di presunzione) per l'Industria Italiana in senso
diametralmente opposto al modello che propone FIAT.
Io sono sicuro che tutti vogliamo la stessa cosa e per saltarcene fuori dobbiamo trovare degli
obiettivi comuni che ci portino sulla stessa strada nello stesso senso di marcia abbandonando
orgoglio,pregiudizio e classismo.
Davide Cerina RSU di OtoMills Spa Gruppo Marcegaglia

Archivio blog